FERRONATI

CONCERTI & MOTTETTI
PER SANTA MARIA MAGGIORE

World Premiere Recording

Il progetto si propone di presentare al pubblico la prima registrazione mondiale di composizioni di Lodovico Ferronati, provenienti da fonti diverse.

La tracklist del CD prevede 5 concerti per violino e 2 mottetti inediti per un totale di ben 17 tracce!

Il progetto discografico è il coronamento di un percorso di ricerca iniziato nel 2020 da Thomas Chigioni e che ha permesso di riportare alla luce delle splendide pagine inedite di musica barocca italiana, disperse nelle biblioteche di Bergamo (Italia), Vienna, e Dresda (Germania). Tuttavia, la ricerca non può dirsi completa senza la possibilità di ridare vita ai pentagrammi tramite un’incisione che viaggi in tutto il mondo a rendere giustizia al genio di Ferronati.

E chi meglio di ensemble Locatelli, che segue un criterio strettamente filologico eseguendo musica barocca su strumenti d’epoca, per ridare la vita a questa musica svelata così come si poteva ascoltare a Bergamo in Santa Maria Maggiore 300 anni fa?

Lodovico Ferronati: chi era? Perché è importante riscoprirlo oggi?

Per rispondere a queste domande è importante comprendere il contesto culturale dell’Italia del XVII secolo. Il Belpaese era molto ricco di compositori di talento e aveva una grande vastità di corti e chiese che investivano denaro per avere i migliori. Questa abbondanza portò a un grande movimento di compositori, tutti tesi a raggiungere i luoghi più prestigiosi dove lavorare: San Marco a Venezia, San Pietro a Roma, San Petronio a Bologna. Accanto a queste grandi città, l’Italia era ricchissima di centri minori, non meno ricchi di qualità e di interesse per la musica (sia sacra che profana). Normalmente, nelle piccole città i compositori si fermavano per un breve periodo, in attesa di elevarsi in luoghi più prestigiosi. Un esempio importante di questo fenomeno è la storia del bergamasco Giovanni Legrenzi, che lasciò presto la sua città natale per diventare maestro di cappella a Venezia ed essere considerato uno dei compositori più influenti della sua epoca.

Lodovico Ferronati invece, nato a Padova, fece esattamente il contrario dei suoi contemporanei, stabilendosi e diventando un riferimento culturale in una piccola città del nord Italia: Bergamo, dove trascorrerà tutta la sua vita al servizio della Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Le prime opere di cui si ha notizia sono le bellissime 10 sonate op. 1 per violino e continuo, pubblicate a Venezia nel 1710, dove già si presenta con orgoglio come “musico nella insigne Cappella di Santa Maria Maggiore in Bergamo”. Trascorse tutto il suo tempo lavorando in seno alla Cappella, e morì nel 1767.

È importante studiare Ferronati al giorno d’oggi perché è uno dei pochi compositori dell’epoca barocca che rimase così a lungo nella stessa città, il che fa capire che studiarlo equivale a vedere da vicino cosa succedeva in quel luogo particolare in quel periodo.

Il suo stile è un’interessante miscela tra l’energia e la freschezza di Vivaldi (e della scuola veneziana in generale) e l’attenzione per la bella melodia di Corelli, che porta a un vero e proprio compendio dello stile musicale italiano del XVII secolo.

Lavorando Ferronati nella cappella della Basilica, immaginiamo che la maggior parte delle sue composizioni fossero sacre. Purtroppo, l’archivio musicale della Basilica relativo a quel periodo è andato perduto decenni fa. Gli unici pochi brani che siamo riusciti a trovare si trovano in un’altra biblioteca di Bergamo, motivo per cui sono stati conservati. I due mottetti “Crudelis Herodes” e “Engratulemur hodie” sono stati composti per voce sola (soprano il primo, contralto il secondo) accompagnata da un’orchestra. I brani sono virtuosistici (a volte quasi pirotecnici!) sia per le voci soliste che per gli strumenti, a riprova dell’alta qualità della cappella in quel secolo.

Sorprendentemente, se non siamo stati fortunati nel trovare le sue opere principali (sacre), è stato possibile recuperare 5 concerti per violino, conservati intatti perché non sono stati colpiti dalla perdita dell’archivio, essendo musica profana non facente parte dell’archivio della Basilica.

Un concerto si trova nel famoso “Schrank II” di Dresda, la collezione privata di musica di G. Pisendel, un influente e dotato musicista molto appassionato di musica italiana. Gli altri 4 sono stati conservati nella Staatsbibliothek di Vienna.

I concerti presentano tutti un violino solista, mentre cambia la dimensione dell’orchestra d’archi: è frequente trovare piccole sezioni per un secondo violino solo, creando una sorta di “situazioni da concerto grosso” nei brani. Questo ibrido dimostra come la scrittura musicale in Italia fosse fluidamente diversa e per nulla fissata nelle forme: un altro esempio di ciò si trova nei concerti grossi di Locatelli, che si differenziano dal grande Corelli per l’aggiunta di una viola nel gruppo del concertino.

La registrazione e i protagonisti

La registrazione verrà effettuata a Bergamo a Settembre 2023, in uno dei luoghi appartenenti alla stessa Fondazione che gestisce la Basilica di Santa Maria Maggiore: il monastero di Astino. Proprio in virtù di questo è lecito pensare come anche Ferronati nei secoli scorsi abbia trascorso del tempo in questo monastero.

La registrazione è affidata alle mani e orecchie esperte di Paolo Guerini, che già ha registrato 2 dischi precedenti dell’Ensemble, e vedrà la partecipazione di un nutrito gruppo di ben 14 musicisti, sotto la direzione di Thomas Chigioni.

I solisti saranno Jérémie Chigioni per i concerti e Francesca Longa (soprano) e Margherita Maria Sala (contralto) per i mottetti.

Il montaggio avverrà nell’inverno del 2024 e il CD vedrà la luce dopo l’estate dello stesso anno.

ENSEMBLE LOCATELLI

Ensemble Locatelli è un giovane ma esperto ensemble di musica antica con sede a Bergamo, Italia. Fondato nel 2014 da un gruppo di amici, il progetto è cresciuto nel corso degli anni, portando a tournée internazionali, a diverse registrazioni di CD (tra cui prime mondiali) e a una stagione musicale incentrata sulla musica antica organizzata ogni anno a Bergamo.

Accanto a questi progetti, l’Ensemble Locatelli è regolarmente invitato a esibirsi in molti teatri e festival: Konzerthaus Wien per il festival Resonanzen, Teatro Grande di Brescia per Nuove Settimane Barocche, Teatro Galli di Rimini per la Sagra Musicale Malatestiana, Teatro Donizetti di Bergamo per Il centro della musica tra gli altri.

Essendo la ricerca di repertori sconosciuti uno dei principali campi di interesse dell’Ensemble, il gruppo si è dedicato allo studio di Lodovico Ferronati, nato a Padova alla fine del XVII secolo ma attivo a Bergamo per quasi tutta la vita, dove prestò servizio come maestro di cappella nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Alcuni dei più importanti biografi del grande Pietro Antonio Locatelli lo indicano probabilmente come uno dei primi insegnanti di violino del giovane compositore prodigioso.

L’aspetto della ricerca sul repertorio locale e l’organizzazione della stagione musicale a Bergamo dimostrano il forte legame tra l’Ensemble Locatelli e la sua città natale, vista non solo come punto di partenza del percorso musicale ma anche come luogo in cui investire per crescere e condividere la propria musica con la gente del suo territorio.

Allo stesso tempo, l’impegno nel campo delle registrazioni (audio-video per ogni concerto e progetti orientati alla pubblicazione di CD) dimostra l’intenzione di raggiungere il pubblico più ampio, superando i confini e mettendo in contatto le persone nel nome della musica barocca.

The project aims to present to the public the world first recording of Lodovico Ferronati’s composition, coming from different sources.

The tracklist of the CD will consists 5 five violin concertos and 2 motets, all unpublished.

The CD tracklist includes 5 violin concertos and 2 unpublished motets for a total of be 17 tracks!

The recording project is the crowning achievement of a research journey begun in 2020 by Thomas Chigioni that has brought to light some wonderful unpublished pages of Italian Baroque music, scattered in the libraries of Bergamo (Italy), Vienna, and Dresden (Germany). However, the research cannot be said to be complete without the possibility of bringing the music pages back to life through a recording that travels the world to do justice to Ferronati’s genius.

And who better than Ensemble Locatelli, who follows a strictly philological criterion by performing Baroque music on period instruments, to breathe life back into this unveiled music as it could be heard in Bergamo’s Santa Maria Maggiore 300 years ago?

LODOVICO FERRONATI, WHO WAS HE? WHY IS IT IMPORTANT TO REDISCOVER HIM NOWADAYS?

To answer these questions it is important to understand the cultural background of Italy in the 17th century. The Belpaese was very rich with gifted composers and had a large vastity of courts and churches investing money to have the best ones. This abundancy led to a great movement of composers, all aiming to reach the most prestigious places where to work: San Marco in Venice, San Pietro in Rome, San Petronio in Bologna. Alongside these great cities, Italy was very rich of smaller towns, not less rich in quality and in interest for music (both sacred and secular). Normally, in the small cities, the composers would stay for a short time, waiting to elevate themselves in more prestigious places. An important example for this phenomen is the story of the Bergamo-born Giovanni Legrenzi, which soon left his native town to become chapel master in Venezia and to be considered one of the most influential composers of his era.

Lodovico Ferronati on the contrary, born in Padova, made exactly the opposite of his contemporaries, settling himself down and becoming a cultural reference in a small town in the north of Italy: Bergamo, where he would go on to spend all of his life serving in the Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore.

The first works known about him are the beautiful 10 sonatas op.1 for violin and continuo, published in Venice in 1710, where he already proudly present himself as “musico nella insigne Cappella di Santa Maria Maggiore in Bergamo”. He spent all his long working for the Chapel, and he died in 1767.

It is important to study Ferronati nowadays because he is one of the few composers in the baroque era who stayed so long in the same city, making clear that to study him is equal as getting a close look of what was going on in that peculiar place in that time.

His style is an interesting mixture between the energy and freshness of Vivaldi (and the venetian school in general) and the attention for the beautiful melody by Corelli, leading to a true Italian 17th c. music style.

Working Ferronati in the chapel of the Basilica, we imagine that most of his composition were sacred. Unfortunately, the musical archive of the Basilica concerning that period went lost decades ago. The only few pieces we were able to find are located in another library in Bergamo, reason for which they were preserved. The two motets “Crudelis Herodes” and “Engratulemur hodie” were composed for a solo voice (soprano the first, contralto the latter) accompanied by an orchestra. The pieces are virtuosistic (sometimes almost pyrotechnic!)  both for the solo voices and for the instruments, proving the high quality of the chapel in that century.

Surprisingly enough, if we were not lucky in finding his principal works (sacred), we were able to find 5 violin concertos, conserved because they were not affected by the loss of the archive, being secular music.

One concerto is to be found in the famous “Schrank II” in Dresden, the private collection of music of G. Pisendel, an influential and gifted musician very fond of Italian music. The other 4 were preserved in the Staatsbibliothek in Vienna.

The concertos all feature a solo violin, while the size of the string orchestra changes: it is frequent to find small excerpts for a solo second violin, creating a kind of “concerto grosso situations” beneath the pieces. This hybrid shows how the musical writing in Italy was fluently different and not at all fixed in the forms: another exemple for this is to be found in Locatelli’s concerti grossi, which differ from the great Corelli for the addition of a viola in the concertino group.

THE RECORDING AND THE PERFORMERS

The recording will take place in Bergamo in September 2023, in one of the places belonging to the same Foundation that manages the Basilica of Santa Maria Maggiore: the monastery of Astino. Precisely by virtue of this, it is safe to assume how Ferronati in past centuries also spent time in this monastery.

The recording is entrusted to the experienced hands and ears of  the sound engineer Paolo Guerini, who has already recorded 2 previous Ensemble discs, and will feature a large group of as many as 14 musicians, under the direction of Thomas Chigioni.

The soloists will be Jérémie Chigioni for the concertos and Francesca Longa (soprano) and Margherita Maria Sala (contralto) for the motets.

The editing of the CD will take place in the winter of 2024, and the CD will see be ready after the summer of the same year.

ENSEMBLE LOCATELLI

Ensemble Locatelli is a young yet experienced ensemble for early music based in Bergamo, Italy. Founded in 2014 by a group of friends, the project grew during the years, leading to international tours, several CD release recordings (including world premieres), and a musical season focused on early music organized in Bergamo every year.

Alongside those projects, Ensemble Locatelli is regularly invited to perform in many theaters and festivals: Konzerthaus Wien for the festival Resonanzen, Teatro Grande in Brescia for Nuove Settimane Barocche, Teatro Galli in Rimini for Sagra Musicale Malatestiana, Teatro Donizetti in Bergamo for Il centro della musica among the others..

Being research of unknown repertoire one of the main fields of interest of the Ensemble, the group devoted himself to the study of Lodovico Ferronati, born in Padova in the end of the XVII c. but active in Bergamo for almost all of his life, where he served as chapel master in the Basilica di Santa Maria Maggiore. Some of the most important biographer of the great Pietro Antonio Locatelli refers to him as probably one of the first violin teacher of the prodigius young composer.

The research aspect on local repertoire and the organization of its musical season in Bergamo prove the strong bond between Ensemble Locatelli and its hometown, seen not only as a starting point the musical path but also as a place where to invest to grow and to share its music with the people from its territory.

In the same time, the committed work in the field of recordings (audio-video for every concert and CD publication oriented projects) shows an intention to reach the most extended audience, crossing borders and connecting people in the name of baroque music.